“Compagno di passo” – Assistenza domiciliare (Roma)
Dal 2015, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Mosaico, il progetto offre un sostegno ai Servizi territoriali nelle situazioni in cui c’è bisogno di ulteriori interventi professionali, rispetto a quelli già posti in essere, rivolti a persone con situazioni di particolare disagio psichico. In linea con gli obiettivi dei CSM, l’intervento si svolge in due direzioni: da un lato offre supporto ai servizi pubblici che operano con utenti giovani con disturbi psichici meno cronicizzati. Queste sono situazioni in forte crescita numerica e gli operatori della cooperativa e del consultorio si pongono come supporto aggiuntivo alle risorse che il CSM sta già ponendo in essere, ma che possono risultare insufficienti data la complessità di questi casi. Dall’altro lato si interviene in tutte le situazioni in cui l’utente si è isolato a livello relazionale e lì dove le offerte dei servizi istituzionali per la salute mentale potrebbero non bastare o essere rifiutate dall’utente. In generale gli operatori vanno a rinforzare il ruolo di ponte tra i servizi e l’utente, offrendo un intervento di sostegno più mobile e flessibile.
“SOS Scuola Roma” (Roma)
Un progetto di sostegno per le difficoltà scolastiche di ogni grado: dalle scuole elementari alle superiori. Operatori e operatrici specializzate offrono aiuto per studiare sia in sede che a domicilio e a tariffe sociali, con la possibilità di interfacciarsi con le famiglie e le Scuole. La nostra peculiare formazione prevede la presa in carico anche di minori con difficoltà specifiche come DSA, BES, ADHD, DOP etc.
“Uomini liberi dalla violenza” (Roma)
Un progetto in collaborazione con l’Associazione Ponte Donna: fornisce ospitalità temporanea presso una casa di semiautonomia per detenuti in esecuzione esterna, sottoposti alla messa alla prova e/o ex detenuti in difficoltà, autori di atti violenti agiti soprattutto in famiglia e/o su minori. Il Cortile offre, attraverso un percorso individuale e di gruppo, l’opportunità per riflettere e sperimentare nuove modalità di costruire le relazioni sociali e affettive al fine di prevenire la recidiva. Inoltre, recuperare la relazione padre-figli/e, mettendo a disposizione la sede per svolgere incontri protetti su Decreto del Tribunale o dei Servizi Sociali, o risanare visite interrotte per altre cause (carcere etc.), offrendo agli ex detenuti un percorso di recupero della responsabilità genitoriale. Infine definire un programma individuale che abbia come obiettivo il raggiungimento della piena autonomia.